L’impatto devastante dell’amianto in Italia: il nostro Paese detiene il primato in Europa per decessi causati dal mesotelioma.
Il mesotelioma è un tipo di tumore particolarmente aggressivo e quasi sempre letale, strettamente correlato all’esposizione all’amianto.
Secondo i dati recentemente diffusi da Eurostat, l’istituto di statistica dell’Unione Europea, l’Italia detiene un triste primato con il più alto numero di decessi per mesotelioma, con 518 vittime.
Questo numero è significativamente superiore rispetto agli altri paesi europei, come riportato da Tg24.sky.it, con la Germania che ha registrato 400 decessi e la Francia 329.
L’impatto dell’amianto in Italia
L’Italia ha una lunga storia di utilizzo dell’amianto, un materiale largamente impiegato nel settore edilizio e industriale per le sue proprietà isolanti e ignifughe.
Solo negli anni ’90, con la legge n. 257 del 1992, il nostro Paese ha bandito la produzione, l’importazione e l’uso dell’amianto, riconoscendone finalmente la pericolosità per la salute umana. Tuttavia, gli effetti di questo minerale letale continuano a manifestarsi, a distanza di decenni.
Il mesotelioma è una malattia che può svilupparsi anche dopo 20-50 anni dall’esposizione all’amianto. Questo lungo periodo di latenza rende difficile diagnosticare precocemente la malattia.
Spesso, quando i sintomi si manifestano, il tumore è già in uno stadio avanzato. In Italia, sono migliaia le persone esposte nel corso della loro vita lavorativa, soprattutto nei settori dell’edilizia, dei trasporti e della produzione industriale.
La situazione nel resto dell’Europa
A livello europeo, nel 2021 si sono registrati complessivamente 2.380 decessi per mesotelioma, una malattia che rientra tra i cosiddetti tumori professionali. Ossia quelli causati dall’esposizione a fattori cancerogeni nell’ambiente di lavoro.
Nonostante il numero totale di decessi nell’UE sia in calo rispetto agli anni precedenti (3.341 morti nel 2013), l’Italia resta al primo posto per numero di vittime.
Il fatto che il mesotelioma rappresenti circa il 40% dei tumori professionali nell’Unione Europea evidenzia quanto sia ancora cruciale la questione dell’amianto.
Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto negativo sulla diagnosi e sul riconoscimento dei casi di mesotelioma e altri tumori professionali, a causa della pressione esercitata sui sistemi sanitari.